Tutti sappiamo che il surf ha a che fare con il mare, con le onde e con una tavola galleggiante. Ma conosciamo le sue varianti?
Iniziamo col precisare che il surf in senso stretto prevede solo l’uso della tavola: l’abilità di chi lo pratica sta nel cavalcare le onde e trarre dall’acqua la forza propulsiva per muoversi. Il windsurf utilizza invece una tavola con una vela e sfrutta quindi anche la spinta del vento. Troviamo poi il kitesurf, che approfitta del vento non attraverso una vela imperniata sulla tavola, bensì mediante un aquilone.
Benché le dinamiche siano diverse, l’elemento imprescindibile per tutti e tre è il vento, sia che serva come propulsore sia che funga da generatore di onde. Ecco perché le migliori spiagge per questi sport sono quelle esposte ai venti occidentali, i più impetuosi alle nostre latitudini.
Italia: dove praticare
Provate Recco, in Liguria, ideale per chi desidera imparare il surf, grazie alla costanza delle sue correnti.
Per gli amanti del kitesurf non è possibile perdersi Gizzeria Lido, in Calabria, dove si svolge una tappa del Campionato Europeo.
L’Isola dei Gabbiani, in Sardegna, farà invece divertire gli appassionati di windsurf, grazie al vento di maestrale cui è meravigliosamente esposta.